domenica 2 aprile 2017

ALBA E TRAMONTO


Quando l’immagine diventa poesia

L’alba e il tramonto. Inizio e fine di un giorno. Due momenti diversi tra loro, ma accumunati da un’eguale bellezza. Il sorgere del giorno, quando ancora la natura è addormentata, è una sensazione che rapisce la mente ed estasia gli occhi. Ascolti i suoni, annusi i profumi, ti fai catturare dalle mille sensazioni che in quell’istante ti circondano perdendoti in quello che sarà il preludio di un nuovo giorno. Quello che poco prima sembrava impercettibile, lontano, ora a mano a mano che il sole solleva gradiente il suo splendore, appare vestito di luce nuova, viva. E’ il chiarore dell’alba che accarezza dolcemente alberi, campi, boschi e vallate facendoli riaffiorare dall’oscura luce della notte. E tu sei lì, ad assistere al lento risveglio della natura in un susseguirsi di ombre e luci che danno origine a un nuovo giorno, trasformando il paesaggio in un’immensa tavolozza di colorate emozioni. Non mi è mai capitato di fotografare un’alba, di aspettarla, di viverne attimo per attimo ogni istante che precede il sorgere del sole: devo ammettere che l’ho trovata un’esperienza emozionante, tanto quanto l’attesa per un tramonto. Passare dall’oscurità della notte ai primi sorrisi del mattino, vedere la natura che piano piano prende vita scrollandosi di dosso le scure ombre della notte, è un’esperienza unica, è libertà allo stato puro, è ossigeno che arriva al cuore.

Identiche sensazioni può suscitarne un tramonto, eterna sinfonia di colori e luci. Per molti è l’attimo “clou” della giornata, il momento in cui lasciare liberi pensieri, ricordi, affidandoli all’eterea magia della sua luce. Quello che trasmette un tramonto è unico. Come l’alba, esso ci dona atmosfere particolari, oniriche, in cui tutto il nostro essere è coinvolto nelle emozionanti evoluzioni di nuvole e cielo. Colori e sfumature si uniscono e si rafforzano in un crescendo rossiniano che culmina nell’esplosione finale del sole che s’immerge dentro le viscere della terra. Un’ouverture che precede la fine del giorno. Il tramonto, al contrario dell’alba, l’ho immortalato più volte descrivendone, nei miei racconti, ogni sua sfumatura, ogni sua caratteristica. E’ qualcosa che rapisce il mio essere, mi dona serenità, accende la mia fantasia regalandomi ogni volta qualcosa di unico e irripetibile. Quando le ultime luci del giorno si scolorano, assorbite dal lento oscurarsi della sera e tutt’intorno cala un silenzio irreale, allora il mio spirito si fa leggero e vaga libero nel cielo, alla ricerca di una nuvola dove posarsi e assistere alla nascita di una nuova luce. La luce di un nuovo giorno.

Nessun commento:

Posta un commento