sabato 27 maggio 2017

Fate bei sogni!


(Dedicato a tutti quelli che si arrovellano.... ma non mollano.

Lorenzo Mattotti nato a Brescia, il 24 gennaio 1954 - vive attualmente a Parigi.

Pittore, illustratore, autore, viaggiatore...difficile classificarlo.

Artista eclettico, curioso e sperimentatore, esploratore di spazi, tecniche e contesti, fin dagli anni Settanta passa con agilità dagli albi a fumetti, tradotti in tutto il mondo, alle illustrazioni per i classici della letteratura ( Pinocchio ), dai manifesti e dagli interventi per quotidiani e riviste internazionali ( Le monde, The new Yorker, La Repubblica ...) alle collaborazioni con numerosi artisti, fra i quali Michelangelo Antonioni e il cinema.

La mostra "Sconfini ", ospitata a villa Manin di Passariano di Codroipo, in provincia di Udine, presenta circa quattrocento opere dell’artista tra quaderni, disegni, progetti per manifesti, illustrazioni, tavole originali, tele e filmati d’animazione, che compongono un viaggio nel lavoro dell’artista.

Un percorso segnato dall’intensità dell’immaginario, dall’arte della composizione e dal potere espressivo del colore.

La mostra permette di conoscere le varie tecniche usate da Mattotti: dal pastello luminoso alla china graffiante, dall’acquerello brillante alla pittura lieve e velata, per arrivare a quella nera, forte e carica di energia, esplorando i mondi che racconta: mondi fatti di amori, affetti, paure infantili e senili, angosce, catastrofi, frenesie cittadine e paesaggi mitici, fatti domestici e storie lontane in un incedere fluido e continuo, tra visioni e umori che cambiano.

Ho selezionato alcune opere che mi sono sembrate adatte a raccontare questa
stupenda canzone di Giorgio Gaber...sempre attuale!

Musica: Un uomo una donna - Giorgio Gaber
E' la versione registrata nello spettacolo "E pensare che c'era il pensiero 94/95",

E poi e poi e poi
e poi e poi
non ho più voglia di parlare
son confuso
non so neanche decifrare
questo gran rifiuto che io sento
non so se è un odio esagerato
o un grande vuoto
o addirittura un senso di sgomento
di disgusto che cresce
che aumenta ogni giorno
mi fa male tutto quello che ho intorno.

E poi e poi e poi
questo gran parlare
che mi viene addosso
bocche indaffarate,
volti da rubriche di successo
eterne discussioni
sono innocue esibizioni, ma fa effetto
questo gusto, questo sfoggio
di giocare all'uncinetto con le opinioni
sono stanco vorrei andarmene lontano
ma purtroppo mi ci invischio
ogni volta mi accanisco
è una droga, non ne posso fare a meno.
E poi e poi e poi
e poi e poi...

Ci siamo noi, un uomo e una donna
con tutte le nostre speranze, le nostre paure
che a fatica ogni giorno cerchiamo di capire
cos'è questa cosa che noi chiamiamo amore.

E poi e poi e poi
è un gran bombardamento di notizie
la vita è piena di ingiustizie
di soprusi veri
devi dare una mano
non puoi tirarti fuori
devi andare a votare, poco convinto
devi fare il tuo intervento
devi partecipare
a questo gioco di potere
sempre più meschino e scaltro
e tutto quello che io sento
è qualcos'altro è qualcos'altro.
E poi e poi e poi
e poi e poi...

Io e lei, un uomo e una donna
in cerca di una storia del tutto inventata
ma priva di ogni euforia e così concreta
che intorno a sé fa nascere la vita.

E poi e poi e poi
non saremmo più soli io e lei
finalmente coinvolti davvero
potremmo di nuovo guardare il futuro
e riparlare del mondo
non più come condanna
ma cominciando da noi
un uomo e una donna.

E riparlare del mondo
non più come condanna
ma cominciando da noi
un uomo e una donna.)

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