lunedì 18 settembre 2017

ITALIA CENTRALE: ARTE E PAESAGGI.- Bevagna, magia di una piazza.


Bevagna, nell’Umbria “verde” e “santa”, dove la natura si accorda alla meravigliosa fioritura della sua arte, ospita “la più bella delle piazze minori d’Italia”, secondo la definizione offerta dallo storico dell’arte Bernard Berenson. La Piazza maggiore con le tre chiese di San Silvestro, San Michele Arcangelo e dei Santi Domenico e Giacomo, rappresenta un contesto architettonico omogeneo e di grande bellezza, basato sull’assenza di assi ortogonali. Ma le origini della città sono antiche: Mevania divenne municipio romano nel 90 a.C., dell’età romana conserva non solo le mura e il tempio romano (poi trasformato nell’ex chiesa di Santa Maria della Neve), ma anche il bellissimo mosaico alessandrino a tessere bianche e nere, con animali marini, del II secolo d.C. Degno di nota è il Palazzo dei Consoli: risalente al 1270, caratterizzato da un’ampia scalinata esterna, attualmente ospita il teatro ottocentesco “Francesco Torti”, con plafone di Mariano Piervittori e scenario originale dipinto da Domenico Bruschi. Nell’archivio storico comunale si conserva l’unico documento che attesti la presenza di Giotto ad Assisi: un atto notarile del ’300. È nota la propensione dei bevanati a denunciare all’anagrafe nomi esclusi dal martirologio romano e dal calendario dei Santi. A raccontare questa stravaganza, ci pensò nel 1956 lo scrittore pratese Curzio Malaparte, in “Maledetti toscani”. Nel 1972 vi sono state girate alcune scene del film “Fratello sole, sorella luna”. diretto da Franco Zeffirelli.

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