domenica 19 novembre 2017

I legumi

Non solo un'alternativa alimentare alla carne cancerogena, ma anche un'opportunità agricola interessante a salvaguardia dell'ambiente. Secondo la Fao mangiando più legumi si può combattere la fame nel mondo.

Ceci, fagioli, lenticchie, cicerchie piselli, è arrivato il momento di festeggiare l’ascesa di questi alimenti nelle tavole di tutto il mondo. 

L’Onu si aspetta che per l’anno 2020 i legumi (fagioli, ceci, lenticchie e piselli secchi) ripresentino il 20% del totale delle proteine consumate a livello mondiale. Perchè i legumi sono tanto importanti per le Nazioni Unite?

A basso contenuto di grassi e ricchi di sostanze nutritive e di fibra solubile, i legumi sono considerati eccellenti per la gestione del colesterolo e per la salute dell'apparato digerente. Sono una fonte vitale di proteine e di aminoacidi e in molte parti del mondo un’alternativa valida alle più costose proteine di origine animale. I legumi sono un ingrediente fondamentale di diete salutari per affrontare l'obesità e per prevenire e gestire malattie croniche come il diabete, i disturbi coronarici e il cancro.

L’alto valore nutritivo dei legumi li rende uno dei migliori strumenti per combattere contro la malnutrizione, sia in difetto che in eccesso, e l’insicurezza alimentare. 

Le coltivazioni di legumi inoltre riducono la quantità di fertilizzanti e le emissioni di gas responsabili dell’”effetto serra” e migliorano la salute del suolo, incrementando la biodiversità e dando un’ulteriore opportunità d’adattamento al cambio climatico.

Molti non riescono a digerirli, ma si può imparare a cucinarli nel modo corretto per favorire l’assimilazione. Il problema relativo alla loro tolleranza generalmente non è dovuto alla carenza di enzimi specifici, ma alla presenza di una flora batterica intestinale non abituata a digerirli.

L’Anno Internazionale dei Legumi 2016 incoraggiava un migliore utilizzo delle proteine provenienti dalle leguminose lungo tutta la catena alimentare, cercando di aumentarne la produzione a livello mondiale, migliorare la rotazione delle colture e affrontare le difficoltà nel settore commerciale.

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